Nell’ambito della valorizzazione della Didattica del Cinema, disciplina fondamentale nel percorso di formazione audiovisiva negli Istituti Superiori e cruciale per la crescita culturale dell’individuo, docenti impegnati nell’insegnamento della materia, appartenenti al CIPS e promosso dal MiC, conferiscono il Premio Scuola ex aequo a due film che hanno segnato il cinema italiano nell’anno corrente. Il riconoscimento va a Matteo Garrone, per il suo film Io Capitano, e a Paola Cortellesi, per C’è ancora domani. Questo riconoscimento celebra il ruolo fondamentale che il cinema ha nella formazione dei giovani, non solo come intrattenimento, ma come potente strumento didattico in grado di trasmettere valori e approfondire tematiche complesse attraverso un linguaggio autentico. Su questo proposito gli esempi sono tanti, constellati da tanti capolavori. Il cuore del progetto è che il cinema funga da veicolo per la comprensione del mondo e delle sue complessità, aiutando gli studenti a sviluppare un pensiero critico. “Il mondo del piccolo schermo che riesce talvolta a farci comprendere quello più grande per citare Bergman”, il cinema con la sua capacità di raccontare storie universali, diventa uno strumento fondamentale per esplorare il nostro presente e passato, e per preparare i giovani ad affrontare il futuro con maggiore consapevolezza. Matteo Garrone, con Io Capitano, ci conduce all’interno di un viaggio profondamente umano, mettendo in luce il contesto familiare e il delicato rapporto tra adolescenti e genitori. I protagonisti del film sono giovani meno fortunati, ma con gli stessi sogni e aspirazioni dei loro coetanei. Garrone ci mostra il dolore di chi, costretto a lasciare la propria terra, soffre profondamente ma non ha altra scelta. In questa storia di migranti e aspirazioni infrante, emerge la forza della speranza e il timore di disobbedire, rendendo il film un’opera coraggiosa che affronta tematiche attuali con un approccio intimo e toccante. D’altro canto, Paola Cortellesi, con C’è ancora domani, regala al pubblico una rappresentazione intelligente e coraggiosa dell’universo femminile, inserito in un contesto storico spesso sconosciuto alle donne contemporanee. Cortellesi esplora la condizione della donna senza cadere in forzature morali, creando un’opera che va oltre la rappresentazione della violenza per offrire una riflessione profonda sul ruolo delle donne all’interno della famiglia e della società. Il film emoziona e invita alla riflessione, rivelandosi un prezioso strumento didattico per esplorare non solo il passato, ma anche le sfide attuali dell’universo femminile.
Attraverso questo premio, sottolinea l’importanza di una didattica che sappia guidare i giovani alla scoperta del cinema di qualità, educandoli a comprendere la profondità del linguaggio cinematografico e a riconoscere il valore delle opere più significative. In un’epoca in cui la libertà di espressione è maggiore rispetto al passato, il ruolo degli insegnanti è fondamentale per aiutare gli studenti a discernere tra opere superficiali e quelle che offrono una visione intellettuale e critica della realtà. Formare gli studenti significa anche insegnare loro ad amare e apprezzare i film del passato, riscoprendo opere che hanno più di un secolo di vita, ma che conservano ancora una straordinaria attualità. In questo contesto didattico, in ambito internazionale, non possono non essere citati altri film di grande impatto come La Zona di Interesse e Green Border, che offrono prospettive essenziali su temi cruciali e si inseriscono a pieno titolo in questo progetto internazionale di formazione cinematografica. Questi film, insieme alle opere di Garrone e Cortellesi, contribuiscono a un percorso educativo che non si limita a trasmettere nozioni, ma forma cittadini consapevoli, capaci di interpretare il mondo attraverso le lenti del cinema. Il cinema, dunque, non è solo uno specchio della realtà, ma anche un mezzo per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda. Il premio assegnato a Garrone e Cortellesi è un omaggio a due registi che, con le loro opere, sono riusciti a trasformare il grande schermo in una vera e propria scuola di vita.